La tecnica della meditazione è una struttura, come l'interno di un appartamento, ma tocca a noi abbellirla con fiori, piante e ornamenti. La meditazione senza devozione diventa un compito pesante, ma se la facciamo con gioia, devozione e amore diventa una benedizione. Con la meditazione e la devozione è impossibile non arrivare al Divino, è come un'operazione matematica, deve dare il risultato voluto.
GLI OSTACOLI PER UNA BUONA MEDITAZIONE
1. Tensione del corpo: il corpo prima di cominciare la meditazione deve essere rilassato. Quando il corpo è in movimento o in agitazione non si può avere meditazione.
2. Pensieri: se la mente è agitata anche il respiro è irrequieto, quindi se riusciamo a calmare il respiro calmiamo anche la mente. .
3. Respiro: chi respira tanto è una persona irrequieta (le scimmie respirano 100 volte al minuto; le testuggini respirano 3 volte al minuto). Per la longevità e la giovinezza è importante imparare a respirare meno. La tecnica che ci ha insegnato Yogananda è molto efficace, il Maestro ha scoperto che solo osservandolo il respiro si calma
FACCIAMO UNA PROVA:
1. Siediti comodo su una sedia poggiando i piedi per terra, tenendo la schiena eretta (non poggiarla allo schienale della sedia), metti le mani sulle cosce o con le palme rivolte all'infuori all'altezza dell'inguine. (Se preferisci puoi assumere la posizione del loto).
2. Fai una doppia inspirazione dal naso e mentre inspiri tendi tutti i muscoli del corpo a partire dai piedi fino alla testa (stringi i pugni), rimani in tensione qualche secondo e poi rilassa il corpo espirando 2 volte dalla bocca (emettendo il suono: ha, haa). Fallo 3 volte! Questo serve a togliere tutte le tensioni dal corpo.
2. Ora rimani in silenzio, rilassato e osserva il respiro tenendo gli occhi chiusi e la bocca chiusa. Osserva il passaggio dell'aria attraverso le narici, senza regolarne il flusso. Osserva il movimento del respiro. Il ritmo del respiro cambia, lascialo andare non cercare di stabilire tu il ritmo. Il respiro entra ed esce come vuole. Osserva il movimento dell'addome quando il respiro entra ed esce e l'alzarsi e abbassarsi del diaframma; poi osserva il respiro che alza e abbassa il petto. Che entra e si espande nei polmoni. Poi senti l'aria fresca che entra dalle narici ed esce riscaldata.
3. Termina l'osservazione del respiro con un'inspirazione lunga ed espira tre volte dalla bocca (emettendo il suono: ha, ha, ha).
Riapri lentamente gli occhi.
Questo è il primo passo nella pratica di meditazione sul sentiero del Kriya Yoga.
Art. preso da: viviamoinpositivo.org